Dal 1837 nel trono inglese c'è la regina Vittoria e sotto il suo potere si sviluppa un grande periodo che influenza tutti i campi della vita inglese. La moda femminile durante questo periodo imponeva l'uso della
crinolina, struttura composta da cerchi concentrici che sosteneva le pesanti e
vaporose gonne a balze degli abiti della prima metà dell'800. Tra il 1860-80, le crinoline iniziarono ridimensionarsi e furono introdotte le prime e più pratiche
“crinolettes” (piccole
strutture che sostenevano solo il retro della gonna
lasciandola, sul davanti e sui fianchi, dell'ampiezza naturale). I
corsetti sempre più stretti modellano
“vitini di vespa”
che, contrastando con i fianchi fasciati e e i fondoschiena amplificati
e sottolineati dalle ruches della “bustle”, trasformano la matrona
vittoriana in una sirena sensuale. Le camice e le giacche, spesso steccate, si infarciscono di pizzi e volant e le
maniche gigot,
ampie e voluttuose sulla spalla per poi convergere strettissime sui
polsi, contribuiscono a dare un aspetto sofisticato e stravagante alla
donna che sceglie la moda nuova e “peccaminosa”. Anche
gli accessori
diventano più attraenti: cappelli a
falda larghissima vistosamente ornati di fiori e piume in colori
sgargianti e le scarpe assumono un ruolo
protagonista.
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